Guida alla massima serie tricolore
Calendario del Campionato Italiano Rally – CIAR 2023
Come sarà il campionato italiano 2023
Gli effetti della recessione globale si fanno sentire nel Campionato Italiano Rally soprattutto a livello dei percorsi: il chilometraggio delle prove speciali subisce infatti una nuova contrazione, scendendo (a parte il Rally di Roma Capitale valevole anche per il Campionato Europeo) tra 90 e 100 per le gare su asfalto e tra 70 e 100 per quelle su terra, sempre con una tolleranza del 5%. Dal 2014, la classe regina è rappresentata dalle vetture R5, o Rally 2 in ossequio alla nuova denominazione FIA.
Tranne alcune eccezioni, la serie tricolore ha sempre compreso gare sia su asfalto che su sterrato, e dopo un 2022 disputato unicamente su asfalto la tradizione viene riconfermata nel 2023 con sei gare su asfalto e due su terra . Alle confermate gare di Ciocco, Alba, Targa Florio, Roma Capitale, 1000 Miglia e Sanremo (che ritrova la sua collocazione temporale in autunno) si aggiungono il rientrante Rally di San Marino e un una gara inedita in questo formato: l’ACI Rally Monza. La gara con base all’autodromo, fregiatosi della validità iridata nel 2020 e 2021, viene riproposta in una inedita versione “terraiola”; le stradine sterrate all’interno dell’omonimo parco saranno il teatro della sfida finale per il campionato italiano, oltre che di quella riservata ai protagonisti del Campionato Italiano Rally Terra.
Esce dalla scena tricolore il Rally 2 Valli, che diventa il primo appuntamento del Campionato Italiano Rally Asfalto.
Le regole e punteggi del CIAR
Al Campionato Italiano Assoluto Rally possono partecipare le auto delle classi RC2, RGT, RC3, RC4 ed RC5.
I conduttori che vogliono prendere punti devono iscriversi al Campionato entro una delle prime tre gare, e comunque prima della loro prima partecipazione stagionale.
Vengono assegnati punti ai primi 10 della classifica assoluta, con il seguente sistema:
1° = 20; 2° = 15; 3° = 12; 4° = 10; 5° = 8; 6° = 6; 7° = 4; 8° = 3; 9° = 2; 10° = 1.
Vi sono anche punti bonus ai primi 3 classificati in Power Stage, come segue:
1° = 3; 2° = 2; 3° = 1
In entrambi i casi, i punti vanno moltiplicati per il coefficiente della gara (Targa Florio, San Marino, Roma Capitale e Monza hanno coefficiente 1,5).
La classifica finale viene stilata tenendo conto di tutte le gare organizzate meno una, e di tutti i punti conquistati nelle Power Stage.
Il Campionato Junior accoglie piloti Under 28 in gara sulle Renault Clio Rally5 gestite da Motorsport Italia. Sei le gare in calendario: Targa Florio, San Marino, Roma Capitale, 1000 Miglia, Sanremo e Monza (Roma Capitale e Monza hanno coeff. 1,5). Il sistema di punteggi ed i risultati validi ricalcano quanto previsto per il CIAR.
Breve storia della serie tricolore
Il Campionato Italiano Rally si disputa ininterrottamente dal 1961. Fino alla metà degli anni ‘90, la serie tricolore è stata territorio quasi esclusivo per i costruttori nazionali, se si eccettua successo della Opel nel 1981. Dal 1994 si è assistito ad una inversione di tendenza, con Ford, Subaru, Toyota, Peugeot e, più di recente, Škoda e Citroën a caccia di corone. La Lancia continua comunque a comandare l’Albo d’Oro con distacco, forte di 24 titoli contro gli 11 della Peugeot, suo più vicino inseguitore.
Situazione simile nell’Albo d’Oro piloti, dove il garfagnino Paolo Andreucci, unico a fregiarsi della “stella” con 11 titoli disputati, ha definitivamente superato il “maestro”, quel Dario Cerrato (fermo a quota 6 allori) che fu uno degli artefici della passione, e primo mentore, dell’allora ragazzo che ammirava i muletti dei piloti fermi davanti al Ristorante-Albergo di famiglia (Il “Carlino” a Castelnuovo Garfagnana, centro nevralgico del Rally del Ciocco).