La corsa contro il tempo su strada chiusa
La Prova Speciale (PS) è un tratto di strada chiuso al traffico, che i concorrenti disputano partendo ad intervalli di almeno 1’, nel quale il cronometraggio viene effettuato al decimo di secondo.
Ogni prova speciale è allestita con gli equipaggiamenti previsti dai regolamenti;
– Lungo il tracciato sono presenti Commissari di Percorso (detti anche CP), nelle postazioni designate dall’organizzazione, in costante contatto radio con la Direzione Gara.
– Alla Partenza, ed in alcune Postazioni Intermedie (a seconda della lunghezza delle prove) sono presenti Ambulanza con Medico rianimatore, Carro Attrezzi, Mezzi di Decarcerazione.
– Completano gli allestimenti di sicurezza gli estintori, il filler (per assorbire eventuali perdite di olio), le protezioni (ad esempio dei rail o di spigoli), posizionati secondo il Piano della Sicurezza redatto dall’organizzazione.
Chi ha già visto almeno un Rally, arrivando sul posto con un certo anticipo, avrà notato che alcune vetture precedono il passaggio dei concorrenti: si tratta degli Apripista (Art. 3 App. IV NG): sono vetture di servizio con il compito di controllare il percorso ed il pubblico, e comunicare con la Direzione Gara. Sono vetture di serie, identificate dai numeri “000” (facoltativo), “00” e “0”, condotte da persone titolari di licenza.
Le prove speciali sono il palcoscenico dove gli appassionati possono, spesso arrivando in anticipo ed approfittando di “tribune” naturali, ammirare le gesta dei loro beniamini.

L’evoluzione dello sport ha portato a un progressivo cambiamento; dai percorsi “in linea” (Il Rallye Sanremo del 1983 comprendeva 58 speciali) all’attuale formato “a margherita”, con due o tre prove ripetute inframezzate da una sosta al parco assistenza.
Si è passati inoltre dalle ps miste a quelle interamente su terra o su asfalto. Nelle gare su fondo sterrato, eventuali tratti in asfalto non possono superare il 10% della lunghezza di una singola speciale.
Diverse gare comprendono prove speciali storiche, il cui nome è immediatamente associato ad imprese epiche oltre che alla gara stessa. Ad esempio, il Rallye di Monte-Carlo non sarebbe lo stesso senza il Col du Turini, ricordato anche per l’impresa di Bettega e Mannucci che nel 1980 con la Ritmo Abarth fecero segnare il miglior tempo davanti alle ben più potenti Fiat 131 e Lancia Stratos.
Tra le altre prove iconiche possiamo citare:
– Rallye di Sanremo: la “Ronde” di oltre 60 km
– Rally Finland: Ouninpohja (con il record ad oltre 130 km/h di media tra dossi, salti ed alberi)
Guarda l’on-board di Petter Solberg/Phil Mills su Subaru Impreza WRC sulla prova di Ouninpohja al rally di Finlandia 2004
– Rally Nuova Zelanda: Whaanga Coast
– Rally Portugal: Lameirinha (con il famoso salto finale) e Arganil
– Rally Argentina: El Condor
– Rally Mexico: El Chocolate
– Rally Italia Sardegna: Monte Lerno