Una nuova rivoluzione tecnica: arrivano Kit Car e WRC
Anche negli anni 90 i rally hanno subito trasformazioni importanti, tra le quali:
Introduzione delle gomme “stampo”, ovvero con un battistrada scolpito, al posto delle slick, gomme lisce come quelle da pista impiegate in condizioni di asfalto asciutto.
Passaggio dalle assistenze libere ai Parchi Assistenza, zone appositamente designate dagli organizzatori dove i team possono intervenire sulle auto. Questa trasformazione ha eliminato le assistenze volanti, quando i furgoni e le vetture veloci seguivano le auto da corsa dando vita a vere e proprie “gare nella gara”, per assicurare la presenza di gomme, benzina e pezzi di ricambio nel maggior numero di punti possibile lungo il percorso.
Trasformazione della gara passando da una conformazione “in linea” ai cosiddetti “percorsi a margherita”. L’introduzione di un punto di assistenza fisso (nei primi tempi di applicazione della norma capitava che la sede dell’assistenza cambiasse da una tappa all’altra) ha portato il passaggio a percorsi che ruotano attorno ad un epicentro, quasi sempre il luogo sede del parco assistenza. Solo in alcuni casi, quando le distanze da coprire sono eccessive, si trovano ancora punti di rifornimento o di assistenza remoti. In genere in questi punti vigono delle limitazioni, ad esempio sul tipo di interventi che si possono effettuare sulla vettura e/o sul numero di persone che possono lavorarvi.
A livello tecnico, negli anni 90 va ricordata la creazione delle Kit-Car (vetture a 2 ruote motrici con motori 2000 cc aspirati, derivate dalle Gruppo A). Nonostante una Coppa Fia a loro dedicata nel Mondiale, queste vetture sono state protagoniste principalmente nei campionati nazionali e su asfalto. Degni di nota nel Mondiale i due successi assoluti ottenuti nel 1999 da Philippe Bugalski, con la Citroën Xsara Kit Car, in Catalunya e Corsica, dove la casa francese mise a segno addirittura una doppietta piazzando al secondo posto la vettura gemella guidata da Jesús Puras.
La vera rivoluzione tecnica degli anni 90 è stata l’introduzione, nel 1997, dell’evoluzione delle Gruppo A denominate World Rally Car (o WRC). La categoria è nata per attrarre un numero maggiore di costruttori nel WRC, stante la possibilità di omologare una vettura con quattro ruote motrici e turbo pur in assenza di modello stradale con le stesse caratteristiche. L’aggiunta di appendici aerodinamiche, oltre alla possibilità di allargare la carrozzeria e la carreggiata, hanno rapidamente contribuito alla popolarità di queste auto.