I piloti che hanno scritto la storia dei rally
Stabilire una classifica dei piloti, specialmente in una disciplina come i Rally la cui storia supera il secolo, è impresa difficile se non impossibile. Si possono però citare alcuni dei nomi tra coloro che hanno scritto pagine di storia della specialità.
Il francese Sébastien Loeb (copilota Daniel Elena) è il recordman di titoli mondiali, con 9 allori tra il 2004 ed il 2012 (tutti ottenuti al volante di vetture Citroën) e 80 gare vinte.
Al secondo posto in entrambe queste classifiche un altro pilota transalpino: Sébastien Ogier (copilota Julien Ingrassia) otto volte iridato (2013-2016 in Volkswagen, 2017-2018 in M-Sport Ford, 2020-2021 in Toyota) e con 55 successi.
Appaiati in terza piazza per numero di titoli vinti (4) due finlandesi: Juha Kankkunen e Tommi Mäkinen, autore di un poker (1996-1999) con la Mitsubishi Lancer ed ultimo pilota iridato al volante di una vettura Gruppo A.
Quattro piloti hanno fatto doppietta di titoli iridati: il finlandese Marcus Grönholm (terzo nella classifica delle gare vinte con 30 successi), lo spagnolo Carlos Sainz (26) che ai due successi nel WRC ha aggiunto nel 2007 la vittoria nella Coppa del mondo Fia Rally Raid, l’italiano Massimo “Miki” Biasion ed il tedesco Walter Röhrl
Sono ben undici coloro che hanno conquistato un unico alloro. Gli svedesi Björn Waldegård (1979) e Stig Blomqvist (1984); i finlandesi Ari Vatanen (1981), Hannu Mikkola (1983) primo Campione del Mondo al volante di una vettura a trazione integrale (Audi Quattro), Timo Salonen (1986), ultimo “re” dell’epoca del Gruppo B ed il giovanissimo Kalle Rovanperä, incoronato nel 2022 più giovane Campione del Mondo a soli 22 anni; il francese Didier Auriol (1994), i britannici Colin McRae (1995) e Richard Burns (2001) ed il norvegese Petter Solberg (2003), primo pilota della storia a vincere due Campionati Mondiali FIA in discipline diverse con il successo iridato in Rallycross nelle stagioni 2014 e 2015, e l’estone Ott Tänak (2019).
A questi vanno aggiunti i nomi di Sandro Munari e Markku Alén, vincitori rispettivamente nel 1977 e 1978 della Coppa FIA Piloti, antesignana del Campionato Mondiale Piloti assegnato a partire dal 1979.
Nella top-ten dei vincitori di gare valevoli per il Mondiale Rally, il decimo posto è occupato dal finlandese Jari-Matti Latvala, recordman di presenze (209 con il Rally di Svezia 2020)
ma ancora a digiuno di titoli iridati.
Campionato Europeo
Il Campionato Europeo è stato a lungo terreno fertile per i piloti Italiani: Luca Rossetti ed il polacco Kajetan Kajetanowicz sono gli unici ad essersi aggiudicati per tre volte la corona continentale: a quota due titoli vi sono Giandomenico Basso, Enrico Bertone, Renato Travaglia, Dario Cerrato e Fabrizio Tabaton, mentre Andrea Navarra, Piero Liatti, Carlo Capone, Massimo Biasion, Tony Fassina, Adartico Vudafieri, Tony Carello, Maurizio Verini, Sandro Munari e Lele Pinto hanno scritto il loro nome nell’albo d’oro una sola volta, per un totale di 23 successi su 69 edizioni, praticamente uno su tre!
Campionato Italiano
A livello Italiano, nell’albo d’oro del CIR (Campionato Italiano Rally) brilla la “stella” di Paolo Andreucci. Il pilota toscano ha in effetti conquistato ben 11 volte il titolo tra il 2001 ed il 2018, ed è seguito in questa classifica, a quota 6, dal suo “maestro”, il piemontese Dario Cerrato che è stato uno degli artefici della sua passione.
Arnaldo Cavallari e Giandomenico Basso detengono ciascuno un poker di successi, mentre ben tre piloti hanno fatto tris di allori: Gianfranco Cunico, Adartico Vudafieri e Tony Fassina.
Due titoli sono stati conquistati da Sandro Munari, Sergio Barbasio, Fabrizio Tabaton, Andrea Aghini, Piero Longhi e Giandomenico Basso.Tra i piloti con una sola corona, Andrea Crugnola, Umberto Scandola, Luca Rossetti (recordman di vittorie nel Campionato Europeo con tre successi, alla pari con il polacco Kajetanowicz), Renato Travaglia (doppio alloro continentale), Andrea Dallavilla, Gilberto Pianezzola, Piergiorgio Deila e Massimo Biasion.